L'alfabeto ebraico è composto da ventidue lettere.
La Cabalà afferma che le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico erano preesistenti alla stessa creazione del mondo, esse assumono un profondo significato simbolico evocativo di conoscenza del divino.
La Cabalà afferma che le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico erano preesistenti alla stessa creazione del mondo, esse assumono un profondo significato simbolico evocativo di conoscenza del divino.
Ogni lettera è dotata di propria energia creativa, la potenza del verbo della parola e del nome, un'antica tradizione, sicuramente tratta dalla concezione magico-religiosa dell'Antico Egitto che aveva il suo riferimento nel il dio Thot, il dio della conoscenza, il messaggero divino, colui che ha trasmesso i simboli magici della scrittura, e, come mente divina, strumento creatore attraverso l'energia vibrante del suono articolato, il VERBO; una tradizione che poi ritroviamo anche nel vangelo di Giovanni: "in principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio."
Ma vediamo quanto possa esprime in termini simbolici la prima lettera dell'alfabeto ebraico, la lettera Alef, immagine dell'Adam, il primo manifesto della creazione divina.
Ma vediamo quanto possa esprime in termini simbolici la prima lettera dell'alfabeto ebraico, la lettera Alef, immagine dell'Adam, il primo manifesto della creazione divina.
Lettera Alef è la
prima lettera dell’alfabeto ebraico e costituisce un importante riferimento
simbolico evocativo dell’unione tra macrocosmo e microcosmo; tra coscienza dell’essere umano con quella
del divino, tra finito e l’infinito.
E’ la scintilla di unità che è dentro l’uomo, è la parte divina che
vive in noi.
Essa rappresenta anche l’unione tra polarità opposte: tra maschile e
femminile, tra sé inferiore e sé superiore ovvero tra l’essenza caotica, torbida
dell’inconscio, pieno di angosce e di fantasmi paurosi ed il mondo cristallino
della coscienza rivelata in contatto con il divino, il sé superiore.
L'elemento di equilibrio, unione, mediazione tra questi opposti è rappresentato dal nostro livello di coscienza acquisito (iniziazione, studio, pratica). L'uomo che ha in sé equilibrio e giustizia, colui che non si fa sopraffare dai demoni del proprio inconscio,ma che anzi ha imparato a domare il drago interiore sfruttando la sua potenza per raggiungere le acque cristalline della realizzazione
L'elemento di equilibrio, unione, mediazione tra questi opposti è rappresentato dal nostro livello di coscienza acquisito (iniziazione, studio, pratica). L'uomo che ha in sé equilibrio e giustizia, colui che non si fa sopraffare dai demoni del proprio inconscio,ma che anzi ha imparato a domare il drago interiore sfruttando la sua potenza per raggiungere le acque cristalline della realizzazione
Alef nella sua scomposizione assume il valore numerico di 32 (due
lettere Yud contrapposte ed in mezzo due
lettere Vev); 32 è anche il riferimento numerico alla parola ebraica Lev, cuore.
Quindi la
scintilla di verità è nel cuore ed il cuore (sede di Verità e Giustiza anche per gli antichi egizi) rappresenta quindi lo strumento per la propria compiutezza!!!
yud valore 10 |
vav valore 6 |
vav valore 6 |
yud valore 10 |
Molto interessante il tuo articolo sul simbolismo delle lettere ebraiche.
RispondiEliminaIn vari studi di cimatica ( e su youtube si trovano video), la pronuncia della lettera Alef ... Crea la forma della lettera stessa! Che la lettera evochi anche una precisa vibrazione e quindi energia?
Grazie per le tue preziose notizie,
Alla prossima
Mirko strika
Credo ci sia un piccolo errore
RispondiEliminaLa lettera Alef e composta da due Jod e da una Vav, lo Jod superiore e lo Jod inferiore. Jod Vav Jod 10+6+10- 26 in Ghematria è il nome del Signore degli eserciti. Saluti