domenica 7 dicembre 2014

In libreria l'ultimo lavoro di Marco Rocchi


Ma che cos'è l'iniziazione massonica (e più in generale in che senso una società 'segreta' è 'segreta'? che cos'è il 'segreto'?) Marco Rocchi (Università di Urbino) tenta di rispondere analizzando il fenomeno non solo 'filosoficamente' (come vuole la tradizione della collana, De Lantaarn) ma anche con gli strumenti della psicologia di Jung e dell'antropologia.

mercoledì 10 settembre 2014

il viaggio iniziatico l'incontro con la bestia

Apiro. Abbazia di Sant'Urbano (XIII sec. d.C)- Capitello

Il viaggio iniziatico è un viaggio di purificazione durante il quale ci si deve liberare delle parti più negative del sé. L'impulso negativo si presenta come forza autonoma sotto le sembianze di un animale terribile. Il neofita deve impegnare una dura lotta con questa forza antagonista che tende ad uccidere la sua anima.
Scopo dell'iniziato  non è tanto di uccidere la bestia, ma piuttosto di sottometterla.
L'anima nera spesso spaventa e per questo evitiamo di guardarla nella sua vera essenza e se potessimo vorremmo anche ucciderla.
Antichi rituali parlano di:
Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem (Veram Medicinam)
Il rettificare corrisponde forse all'incontro con la propria essenza più negativa ( la bestia- l'anima nera) non per ucciderla, ma per conoscerne tutta la sua potenza, e se ci riesce, usandola per trovare la propria luce più splendente. 
Questo passaggio iniziatico è  simbolizzato nel bassorilievo, dove si vede il neofita (L'uomo con l'ARCO) che affronta la bestia interiore senza ucciderla, ma facendole volgere la testa al fine di utilizzare a proprio favore tutta la SUA forza negativa per giungere così ad incontrare la luce  (stella).

Questo bassorilievo presente in una chiesa cristiana del XIII sec (abbazia Templare) ci rimanda ai percorsi  iniziatici dell'Antico Egitto, al viaggio dell'anima nel regno dei morti (Il Duat).
Il Libro dei Morti narra che l'anima, Il Ba,  nel suo viaggio nell'Oltretomba deve affrontare terribili mostri che dovranno essere domati al fine di poter raggiungere la resurrezione e la salvezza.
In questo percorso il Ba del defunto è immagine di Osiride (Orione) che anela, attraverso il processo di morte e rinascita, alla sua amata Iside (la stella Sirio) per ricongiungersi ad essa e così rinnovare l'energia dell'universo attraverso il figlio Horus.

mercoledì 18 giugno 2014

Un Dio che riposa tra i fenomeni del mondo


E' uscito per i tipi della Tipheret di Catania, il nuovo libro di Mauro Cascio, "Un Dio che riposa tra i fenomeni nel mondo", con un' appendice firmata dal Premio Strega Antonio Pennacchi.
Dio c'è ma non si vede.
“Perché Dio è così. E’ qualcosa che ti sfugge, o sembra sfuggirti, tra i fenomeni del mondo e le suggestioni del sogno”
 Qualche religione lo vuole rivelato, in una storia e in una geografia.
Lui invece pare si diverta a nascondersi.
Così l'Arte, la Religione e la Filosofia diventano luoghi di un sottrarsi che non può essere più qualcosa di definitivo.
Queste pagine - ironiche, colte, amare - sono la sintesi di un dialogo continuo tra l'uomo e il suo creatore.
Un dialogo che se ne stava da qualche parte a dormire.
Mauro Cascio, filosofo e consulente filosofico ricerca il suo senso ed è convinto che per dirsi uomini davvero bisogna ragionarci su. 
Si dice ‘filosofo’ perché una laurea ce l’ha, e ‘consulente’ perché ha fatto qualche Master e tirocini formativi in giro.
In realtà è, come tutti, un ironico perdente. Che ha fatto però della sua sconfitta un mestiere.

Mauro Cascio ha alle sue spalle una serie di riflessioni, pubblicate dalla Bastogi di Foggia, da «Ut unum sint. L’Uno e il molteplice) (2004), a «L’Autocoscienza» (2007) e «Al divino dall’umano, all’etterno dal tempo» (2014) che ha dato origine ad un articolato confronto con accademici e scienziati di tutta Italia intorno ai significati esistenziali delle ultime grandi intuizioni scientifiche (relatività, meccanica quantistica, teoria delle stringhe). Cascio è anche il curatore, per Rubbettino, di uno dei testi teoreticamente più densi degli ultimi anni: «Vita di Gesù. La Passione» di David F. Strauss, con la prefazione di Mauro Pesce (ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna ed autore con Corrado Augias del bestseller Mondadori «Inchiesta su Gesù», presentato tra l’altro anche alla Biblioteca del Senato con Rocco Buttiglione.


venerdì 10 gennaio 2014



Parlare di cose belle non vuol dire indossare abiti da pagliaccio, 
Le cose brutte esistono nella mente come quelle belle
la verità è nel cuore di ognuno e la manifestazione è spesso il frutto del nostro pensiero.
L'archetipo ha in se il tutto, sta a noi unirsi al dolore o alla gioia e così forse comprendere che entrambe non esistono, se non come frutto del pensiero.


dipinto di Jake Baddeley