due musicisti, un’unica radice a Montebaroccio
![]() |
Montebaroccio (oggi Mombaroccio, PU), luogo di nascita di Pietro Simone Agostini (1630–1680). |
Questa scoperta ha aperto un collegamento inatteso con un altro musicista: Mezio Agostini (Fano, 1875–1944), compositore, direttore d’orchestra e didatta di primo piano nel panorama italiano tra Ottocento e Novecento. Anche la sua famiglia, infatti, risulta radicata a Montebaroccio da generazioni.
Le indagini genealogiche mostrano che prima del Seicento non vi erano famiglie Agostini nel borgo, e che i vari rami comparsi successivamente derivano proprio dal ceppo di Ludovico Agostini, padre di Pietro Simone. Da uno di questi rami, trasferitosi poi a Fano tra XVIII e XIX secolo, discende Mezio.
Una parentela diretta non è documentabile, ma la linea di continuità storica e geografica è evidente: due compositori di epoche lontane, entrambi illustri e innovatori nei rispettivi secoli, condividono la stessa origine e probabilmente la stessa stirpe.
La vita avventurosa di Pietro Simone Agostini
Figlio di Ludovico e di Francesca, probabilmente legati alla piccola corte dei marchesi Del Monte, Pietro Simone rivelò presto un carattere irruente e inquieto. Numerosi episodi — amori proibiti, fughe improvvise, un soggiorno a Creta come soldato contro i Turchi, forse per “sanare qualche pendenza” con la giustizia — costruiscono il profilo di un musicista errante e turbolento, tipico del Seicento barocco.
![]() |
| Atti di battesimo di Pietro Simone Agostoni |
Dopo vari tentativi non sempre fortunati di ottenere incarichi ufficiali (celebre il mancato ballottaggio a Urbino nel 1660), iniziò una brillante carriera teatrale: tra Venezia, Genova, Milano, Bologna, Siena, Firenze e Reggio Emilia mise in scena opere come Floridea Regina di Cipro, La Costanza di Rosmunda, Gli Inganni innocenti, Eliogabalo, Il ratto delle Sabine, Ippolita reina delle Amazzoni.
Dal 1672 al 1679 fu a Roma, Maestro di Cappella all’Oratorio del Santissimo Crocifisso e a Santa Agnese in Agone, sotto la protezione dei potenti cardinali Flavio Chigi e Giambattista Pamphili. Per il principe Agostino Chigi compose Odalinda, rappresentata dall’Accademia degli Sfaccendati nel teatro di Palazzo Chigi ad Ariccia.
![]() |
| Incipit di 12 Arie di P.S.Agistini (Fondo Giustiniani, Cons.B.Marcello, Venezia) |
Mezio Agostini: un’eredità musicale moderna
Tre secoli più tardi, un altro Agostini riportava il cognome di Montebaroccio sulle scene musicali: Mezio, nato a Fano nel 1875. Formatosi al Liceo Rossini di Pesaro, fu docente d’armonia, direttore del Liceo Musicale “Benedetto Marcello” di Venezia (1909–1940), pianista brillante e direttore d’orchestra.
Mezio Agostini 1875-1944)
Riesumò La Cambiale di Matrimonio di Rossini alla Fenice (1910), compose opere di successo come Il Cavaliere del Sogno e La Figlia del Navarca, e lasciò un vasto corpus cameristico, sinfonico e vocale oggi conservato nella Biblioteca Federiciana di Fano.
Una coincidenza o una storia di famiglia?
La presenza documentata degli Agostini a Montebaroccio dal Seicento in avanti, unita alla mancanza di ceppi precedenti, rende verosimile un’origine comune. Sebbene manchino prove genealogiche definitive, la ricorrenza di luogo, epoca e continuità familiare suggerisce che Pietro Simone e Mezio Agostini appartenessero, seppur in rami distanti, allo stesso ceppo originario.
La storia, insomma, ci consegna un intreccio affascinante: due musicisti separati da tre secoli, ma uniti da un piccolo borgo marchigiano che ne custodisce ancora le tracce. E forse, continuando a esplorare archivi e partiture, qualche altro bagliore potrà emergere dalla vita — luminosa e inquieta — del misterioso Pietro Simone.
Bibliografia
- Rossana Tonini Bassi in “Nuovi Studi Fanesi” 12/98 pag 85. Biblioteca Federicisna Fano.



