sabato 29 marzo 2025

Giacomo il Giusto il fratello di Gesù e la distruzione del Tempio

 


Giuseppe Flavio che alcuni testi cristiani antichi collegano Giacomo il Giusto (il “fratello del Signore”) con eventi cruciali come la caduta di Gerusalemme e la distruzione del Tempio nel 70 d.C. Vediamo i punti principali:

Nella sua opera Antichità giudaiche (Libro XX, 9,1), Giuseppe Flavio parla della morte di Giacomo:

«Anano… radunò il sinedrio e fece comparire davanti ad esso Giacomo, fratello di Gesù detto il Cristo, e alcuni altri; e li accusò di aver trasgredito la legge e li fece lapidare».


Secondo diverse fonti (tra cui Giuseppe Flavio, Egessippo, Eusebio): Fu ucciso dai capi religiosi ebrei, probabilmente perché diventava scomodo come figura influente.
Giuseppe Flavio non collega direttamente questa morte alla caduta di Gerusalemme, ma l’uccisione di Giacomo avviene nel 62 d.C., pochi anni prima della distruzione del Tempio.
Secondo lo storico della Chiesa Eusebio di Cesarea (IV secolo), che cita fonti più antiche come Egessippo, Giacomo fu una figura così giusta e venerata dal popolo, che la sua uccisione segnò l’inizio del declino morale di Gerusalemme, e la sua morte fu vista come causa spirituale della distruzione del Tempio:

«A causa del delitto commesso contro di lui, è sopraggiunta la rovina su di loro, come l’oracolo dei profeti aveva predetto».

(Eusebio, Storia ecclesiastica, II, 23)






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