giovedì 7 marzo 2019

La dinastia reale degli zingari scozzesi.

di Douglas Swannie
La dinastia reale degli zingari scozzesi

La dinastia reale degli zingari scozzesi
Abbiamo tutti sentito del leggendario re scozzese del XIV secolo Robert the Bruce e della potente dinastia Stewart del XVI e XVII secolo; queste due famiglie hanno lasciato un segno indelebile nella storia scozzese. Ma sapevate che c'era un'altra monarchia in Scozia, un lignaggio perduto così nobile che i suoi re e regine rivaleggiavano con il prestigio e il rispetto dovuti ai Bruce e agli Stewart?
Era una dinastia di zingari.
Gli antropologi hanno rintracciato gli zingari in tre migrazioni dall’Asia circa 1700 anni fa: i Rom (zingari occidentali) dal Pakistan e dall'India settentrionale, i Lomavren o semplicemente Lom (zingari centrali) dalla Turchia orientale e dall'Armenia, e i Domari (zingari orientali) dal Medio Oriente e dall'Egitto. È probabile che proprio a quest’ultimo gruppo appartenessero gli artigiani, fabbri, maniscalchi, venuti dall’Egitto [in inglese egyptians (egiziani) è foneticamente molto simile a gypsies (zingari)], al seguito dei Templari in Europa, dopo le crociate. La famiglia Sinclair permise loro di risiedere nei loro possedimenti a Roslin, e da qui nasce la curiosa diceria sui Sinclair protettori degli zingari. Nella fase finale della battaglia di Bannockburn (1314), questi artigiani (chiamati "small folk", piccola gente, secondo i testimoni) attaccarono coraggiosamente il fianco dell’esercito inglese, contribuendo alla vittoria finale delle forze scozzesi al comando di Re Robert Bruce.


Re degli Zingari
Il titolo di Re degli Zingari, utilizzato in varie parti del mondo, in Scozia ha una solida base storica. Infatti nel 1540 una lettera con il Sigillo privato di Re Giacomo IV garantiva a "oure louit Johnne Faw, lord and erle of Litill Egipt” [il nostro amato Johnnie Faa, Signore e Conte del piccolo Egitto (termine che identificava gli zingari in Scozia, che affermavano di essere stati espulsi dall’Egitto da parte dei Saraceni)] l’autorità di comandare su tutti i zingari di Scozia e raccomandava a tutti gli sceriffi di assisterlo nel eseguire la Giustizia per il suo popolo, conformemente alle “leggi d’Egitto”.
Diversi Faa fecero carriera nei secoli: uno diventò perfino parlamentare, un altro faceva il balivo a Dunbar, e una famiglia Faa a Dunbar prosperò così tanto nel campo mercantile con molti collegamenti nei porti del Baltico e del Mediterraneo che molte delle migliori famiglie mandavano i loro figli da loro per fare un apprendistato nel ramo commerciale. Infine, nei primi anni del 1700, un George Faa fu perfino Maestro Venerabile della Loggia massonica di San Giovanni a Kelso.
Qualche decennio dopo, ad un suo discendente, William Faa II, veniva ancora riconosciuto il suo titolo ereditario di "Re degli zingari". Fu incoronato nel 1784 e quando morì all'età di 96 anni, il 9 ottobre 1847 a Kirk Yetholm, il giornale locale Kelso Mail riportò il suo necrologio intitolato " La morte di un re zingaro ", che diceva che egli era “sempre stato considerato un personaggio più rispettabile di qualsiasi altra persona della sua gente, e poteva vantarsi di non essere mai stato in prigione durante la sua vita.”
Poiché William Faa II non aveva figli, la Corona di Sovrano degli Zingari passò al marito di sua sorella Ester, Charles Blythe (1775-1861), un uomo colto e rispettato. Alla sua morte, i suoi figli combatterono per la corona e alla fine, prevalse sua figlia Esther Faa Blythe che fu incoronata come regina e regnò fino al 1883, quando la cultura zingara iniziò a declinare. Nel 1898, suo figlio Charles Faa Blythe Rutherford fu incoronato Re degli Zingari: morì nel 1902 e il titolo non è stato più reclamato.


Una seconda dinastia degli zingari
Esisteva comunque una seconda dinastia reale zingara in Scozia, sebbene questa non fu mai riconosciuta dai Re scozzesi. Il titolo era stato reclamato da Billy Marshall (1672-1792), che si dice abbia vissuto per 120 anni. Fu un personaggio che attirò la curiosità perfino del famoso romanziere scozzese Sir Walter Scott. Era conosciuto con diversi nomi, come "Caird of Barullion" (Caird significa abile zingaro e Barullion è il nome di una catena montuosa nel sud della Scozia). Era anche detto "Re dei Randies (randagi)": il termine Randies si riferiva a uomini energici, che disprezzavano l'autorità. Non a caso Marshall era stato anche un militare che aveva disertato l'esercito e la marina diverse volte, fu coinvolto in attività legali come allevamento e commercio di cavalli e illegali come commercio di whisky, rapina, contrabbando di tè e liquori e borseggio organizzato, e nel 1723-1725 fu a capo della rivolta dei “levellers”, piccoli contadini che protestavano contro lo strapotere dei grandi allevatori di bestiami.
Quando Billy Marshall morì, fu sepolto in una tomba con una misteriosa pietra tombale che mostrava un paio di corna, che si ritiene rappresentino il segno zodiacale dell'Ariete, che simboleggia la forza e l'energia di un guerriero, e due cucchiai di corno incrociati, che raffiguravano il desiderio che la sua gente non avesse mai da soffrire la fame.






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