venerdì 15 aprile 2016

Presentato a Bologna il libro di Massimo Agostini: Nel Nome della Dea con Gabriele La Porta

Bologna Prentato il libro "Nel Nome della Dea"












 Si è svolto lo scorso 9 Aprile, presso la Sala del Tribunale del Circolo Ufficiali, la presentazione del libro Nel Nome della Dea – Sulle tracce dell’Antica Religione del VicePresidente del Clan Sinclair Italia Massimo Agostini. Un successo di pubblico e di contenuti che hanno reso l’atmosfera del convegno magica ed emozionante.


Due relatori d’eccezione il Socio Onorario del Clan Italia il Prof. Gabriele la Porta ed Egidio Senatore moderati da Mario Martelli, alla presenza dell’autore e del Presidente Tiziano Busca hanno ammaliato il pubblico presente ripercorrendo la storia delle figure del Sacro Femminino attraverso i secoli. Una conferenza nata in una serata conviviale tra Spiriti Eletti nella quale non sono mancati momenti di grande emozione.

Abbiamo deciso, vista l’eccezionalità dell’evento, di dividere in tre parti questo comunicato stampa per ricordare a chi c’era, ma anche per cercare di trasmettere a chi suo malgrado non è potuto essere con noi, i momenti più emozionanti della conferenza.

Con immenso piacere era presente in sala la figlia di una delle Guide Spirituali che in questi anni ci ha accompagnato in questo percorso di crescita personale e culturale, Elisabetta Galli, una delle due figlie del recentemente scomparso Maestro Giordano Bruno Galli, in suo onore Massimo Agostini ha letto un pezzo tratto dal libro Nel Nome della Dea in cui ha riportato l’interpretazione data dal Maestro di Alchimia 

Spirituale, nonché amico fraterno Bernardo Shin al secolo Giordano Bruno Galli, che qui di seguito vi riportiamo:

“Il cuore è il compimento dell’opera, è lo Zolfo Aurato. C’è lo Zolfo, il maschile, la materia, l’energia, la forza, contrapposto alla leggerezza, alla volatilità del Mercurio.

Lo Zolfo deve inglobare il Mercurio, il maschile deve inglobare il femminile e viceversa.

È proprio nella riunificazione di quello che era a livello di progetto, quando Adamo viveva in Eden, che il cuore dovrà ricomporsi, con l’aiuto dell’energia universale che è fermata dal Sale, ovvero dalla possibilità di agire e di essere, poiché da solo lo Zolfo sarebbe impotente. Nell’unione, quando è sacra, se non c’è il Vescovo, il maschio e la femmina non possono unirsi.

Non ho mai trovato tra i tanti simboli alchemici quello che potesse rappresentare questa trasmutazione dello Zolfo in Oro, ma cercando, con umiltà, con desiderio di sapere e di conoscere, ho trovato la rappresentazione dello Zolfo Aurato.
Il simbolo dello Zolfo è un triangolo con la punta rivolta verso l’alto e una croce greca rivolta verso il basso. Il cuore diventa Oro quando si sublima, quando trasmuta e va in cielo, perché è materia, ma è anche spirito. La materia e lo spirito trovano il loro simbolo in Maria (Myriam) che è stata assunta in cielo e prima di lei Gesù, suo figlio, assunto anch’egli in cielo, diventando Oro.

Solo Maria e solo Gesù vengono raffigurati dalla Chiesa Cristiana con il cuore esterno, davanti al petto, in mostra, e quel cuore con una croce sopra ha la forma di un triangolo. Il Sacro Cuore di Maria e il Sacro Cuore di Gesù sono un triangolo con la punta in basso e una croce in alto, il simbolo dello Zolfo rovesciato.

Non ci esprimiamo solo con le parole, ma ci esprimiamo anche con simboli, con immagini che sono espressioni altrettanto importanti, altrettanto forti, altrettanto confacenti, come l’espressione delle parole. Certo le parole vanno per tutti, i simboli vanno per pochi.”


La presenza del Maestro era, potremmo dire, tangibile.

Visti i richiami alla Dea Iside Egidio Senatore ha voluto che il Prof. La Porta lo accompagnasse nella lettura dell’Inno a Iside, perché, come ha detto, se invochiamo una Iside dobbiamo capire chi era e le dobbiamo rendere omaggio.  E per renderle omaggio come si conviene è stata chiamata proprio Elisabetta Galli, espressione di quel genio femminile di cui Agostini racconta nel suo libro. 

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