massimo agostini

domenica 25 novembre 2018

Nemesi, non Leda, ma non sono un esperto.

Nemesi, non Leda, ma non sono un esperto.
di Agostino Agostini

Una leggenda presenta Nemesi come una vergine amata da Zeus che se ne innamorò e la inseguì per terra e per mare. Benché essa mutasse continuamente forma, egli riuscì infine a violarla assumendo l'aspetto di un cigno, e dall'uovo che Nemesi depose nacque Elena di Troia.
Secondo la versione più comune, tuttavia, Zeus in veste di cigno si unì a Leda stessa sulle rive del fiume Eurota; poi Leda depose un uovo dal quale nacquero Elena, Castore e Polideuce, e fu deificata in seguito col nome di dea Nemesi.
Un'iscrizione a Nicea mostra i Venulei patroni dei Nemesiasti, il collegio sacerdotale consacrato alla dea Nemesi ed al culto del femminino sacro, ritrovato anche nella villa dei Venulei a Massaciuccoli con il culto della Bona Dea, l'Iside etrusca.
Pompeia Celerina dei Pompeii, moglie di Plinio il Giovane secondo il Torelli (Les Pompeii de Bolsena et les Venuleii de Pisa), era figlia del Venulei di Nicea.
Ancor più‭ ‭ ‬‬interessante però ricordare che la dea Nemesi, figlia di Oceano, era identificata con Iside a Pompei.
"(...) nei Panormo (località portuali greche che godevano di buoni approdi) la dea Nemesi corrispondeva ad Iside (...)" ed era la protettrice dei marinai.
L'uovo "(...) simbolo di fecondità e di generazione, diventerà poi simbolo della Pasqua cristiana" (e forse della "Stirpe Reale" di Maria Maddalena).
A Nicea si terrà il primo concilio cristiano nel 325 dC. che, presieduto dall'imperatore Costantino, stabilirà la data della Pasqua: la prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera. Il concilio decretò inoltre l'utilizzo del colore azzurro per il manto di Maria e di quello rosso (vermiglio) per quello della Maddalena.
Allegata la più antica rappresentazione dell'uovo di Maria Maddalena nella Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, la celebre Rotonda che ha ispirato nel Medioevo tutta la serie di chiese circolari costruite a suo modello, una forma prediletta soprattutto dai Templari.
di Agostino Agostini

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