massimo agostini

sabato 3 novembre 2018

La Sacerdotessa della Dea Hator

La Sacerdotessa della Dea Hator che
“da qualsiasi angolazione la guardi, vedi un paio di occhi divini che ti guardano”
È stata confermata l'identità della mummia egizia coperta di tatuaggi singolari: era una Sacerdotessa vissuta fra il 1300 e il 1070 avanti Cristo e morta quando aveva fra 25 e 34 anni.
Decorata con circa 30 tatuaggi, la mummia, scoperta nel sito di Deir El-Madina, senza mani, gambe, testa e bacino. 
I disegni su spalle, collo, schiena e braccia che raffigurano fiori di loto e babbuini seduti, simboli magici di guarigione e protezione contro le malattia, e la moltitudine di occhi di Horus, simboli di protezione contro il male, avevano fatto ipotizzare ai ricercatori che fosse il corpo di una sacerdotessa nel culto di Hathor.
I tatuaggi avrebbero una valenza religiosa legata alla sfera della sessualità.
Gli stessi ricercatori hanno calcolato anche l'età della donna al momento della morte in base alla crescita e alla densità ossea.

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