massimo agostini

venerdì 22 novembre 2013

il pellegrino ed il viandante



La vita è fatta di esperienze ed ogni esperienza trova alimento nell'emozione e nel desiderio, ma questa emozione - desiderio va giustamente equilibrata dall'intelletto.


Ogni evento, azione, relazione, esperienza vissuta, ha in se la dualità, il bianco ed il nero, il bene ed il male, sta a noi e alla nostra saggezza vivere questa dualità con consapevolezza, spostando il livello di osservazione. 

Nulla avviene per caso e ogni forza ha in sé l'essenza della comprensione, dipende da noi come osservarla, viverla, utilizzarla.

 L'Ego che appartiene ad ognuno di noi è l'elemento che spesso obnubila la nostra vista e, come esseri che viaggiano in un mondo materiale, spesso ne veniamo travolti.

 L'essere che aspira a qualcosa di superiore viaggia in un mondo diverso, un mondo costituito dal Sé più intimo e dove l'Ego diviene una parte meno importante.

 L' Egoismo è la tomba dell'Essere spirituale e principale causa di divisione, intolleranza, pregiudizio. Tutto va bene se c'è saggezza e buona fede, non produce nulla di buono la bugia e l'inganno.

 Fuggire la bugia, la mistificazione, gli atteggiamenti egoici di un Io esaltato, potrebbe essere un utile strumento per orientare il cammino di colui che cerca la strada dell Vero, affinché il pellegrino eviti di
perdersi, come viandante disorientato, nelle paludi di una insipiente realtà.

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